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Il 3 maggio di ogni anno si svolge una delle feste più antiche e seguite di Tropea, i Tri da cruci, nel borgo in via Umberto I: si commemora tra rulli di tamburi, mercatino, bandiere e balconi addobbati, la cacciata dei pirati turchi e saraceni ad opera di valorosi cittadini tropeani, che dopo secoli di “assedio”, nel 1571 nella battaglia di Lepanto in aiuto decisivo alla Chiesa di Roma contro i Turchi, finalmente riuscirono ad avere la meglio sui nemici, cacciandoli definitivamente. I tropeani scelsero il 3 maggio come festa di commemorazione perché nel calendario liturgico è il giorno del Trionfo della Santa Croce, e all’inizio della via Umberto I di Tropea, un tempo esisteva un tempietto con Tre Croci; da qui l’uso di onorare la Santa Croce per ringraziare della vittoria ottenuta sui turchi e saraceni. Per l’occasione, in serata, per “sbeffeggiare l’antico nemico”, al suono della caricatumbula, dei tamburi, delle grida festanti dei cittadini e degli spari dei fuochi d’artificio, vengono preparate sagome di barche e viene dato loro fuoco creando uno spettacolare scenario di fuochi, luci e colori, U camiuzzo i focu in cui, soprattutto, viene messa alla berlina la sagoma che rappresenta l’invasore, il saraceno sul cammello che razziava il territorio di Tropea.

Il comitato dei festeggiamenti propone anche un ricco calendario di giochi popolari in cui per l’intera giornata si cimentano tutti, grandi e piccini. 

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