I bigoli sono una pasta lunga, simile a un grosso spaghetto, di origine veneta, diffusi in tutta la regione e anche nella Lombardia Orientale.
Nella ricetta originale sono preparati con grano tenero, acqua e sale.
La principale caratteristica di questa pasta è la sua ruvidità, che le consente di trattenere sughi e condimenti; questa sua peculiarità le viene donata dal tipo di preparazione a trafila che impiega torchi a forma tradizionale e originariamente azionati a mano.
Si chiamano comunque bigoli anche quelli di sezione quadrangolare creati con l’apposito rullo, azionato sia a manovella sia con motore elettrico.
Esistono alcune varianti di questa pasta che si ottengono variando il tipo di farina o aggiungendo l’uovo nell’impasto.
I bigoli sanmartinesi vengono conditi con 4 diverse tipologie di sughi:
ragù d’oca in tragna, un normale ragù di salsiccia (ovviamente di maiale), alla puttanesca e serviti con le sardine o sardelle.
Ingredienti
400 gr di farina 00, 4 uova (o in alternativa tanta acqua qb per ottenere un composto omogeneo ma sodo), 1 pizzico di sale.
Preparazione
versare la farina setacciata sul piano da lavoro e creare una fontana. Sgusciare al centro le uova ed il sale ed iniziare a mescolare dapprima con una forchetta, poi con le mani. Si dovrà ottenere un composto sodo ed omogeneo. Coprire l’impasto con un canovaccio pulito e fare risposare 30 minuti. Trascorso questo tempo riprendere l’impasto e prelevarlo a pezzi. Introdurlo nel torchio ed iniziare a girare la manovella per ottenere i bigoli. In alternativa al torchio utilizzare un tritacarne privato delle lame. Tagliare i bigoli alla lunghezze desiderata e farli asciugare su un vassoio all’aria per un paio di ore. Cuocere i bigoli in abbondante acqua bollente salata e condirli a piacere.