I Quadri Plastici 2018 : Oltre un confine
Il tema della fuga in Egitto nelle tele di Luca Giordano, Cima da Conegliano e Ludovico Carracci
Si rinnova l’appuntamento dei Quadri Plastici di Avigliano, manifestazione promossa dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale che si terrà il prossimo 5 agosto 2018 in Piazza Aviglianesi nel Mondo. In scena le opere di Luca Giordano Fuga in Egitto, Cima da Conegliano Riposo durante la fuga in Egitto con i santi Giovanni Battista e Lucia e Ludovico Carracci Ritorno dalla fuga in Egitto.
Il tema prescelto per i Quadri Plastici 2018 -dichiara la Presidente Carmen Salvatore- è certamente sconosciuto alla tradizione più che ventennale della nostra manifestazione sebbene trovi ampio spazio nella storia dell’arte. Abbiamo voluto dedicare questa edizione a tutti coloro che a causa delle guerre e delle persecuzioni sono costretti ad abbandonare la propria terra per cercare rifugio altrove. Di qui il titolo dato alla manifestazione : oltre un confine.
Il confine segna per tanti un limite da oltrepassare per abbracciare la speranza di una nuova vita. Ma i confini non sono solo montagne o mari da attraversare.
Ciascuno di noi è portato naturalmente a delimitare degli spazi fisici o mentali all’interno dei quali si sente al sicuro. Quando questi spazi vengono invasi da nuovi accadimenti, spesso l’istinto ci porta ad innalzare barriere di protezione nel tentativo disperato di preservare noi stessi e il nostro mondo. Andare oltre il confine delle proprie certezze e delle proprie paure, significa dunque aprirsi al mondo che cambia e lasciarsi attraversare dal cambiamento, individuando una direzione, governandolo onde evitare di lasciarsi travolgere.
I Quadri Plastici-continua la Presidente- sono il frutto di un sapiente lavoro artistico ed artigianale in cui ogni particolare viene curato per riprodurre l’armonia complessiva e la fedeltà alla tela pittorica. E’ uno sforzo enorme in cui generale e particolare convivono in un equilibrio straordinario. Lo studio della tela, la scelta dei personaggi, delle soluzioni tecniche e dei materiali, spingono costantemente ad oltrepassare il confine alla ricerca del risultato migliore per restituire al pubblico, attraverso la plasticità, tutte le atmosfere e gli stati d’animo impressi dall’artista sulla tela.
Ci pare dunque di poter affermare sulla scorta della nostra esperienza che ancora una volta l’arte possa segnare una via maestra: ogni cosa nella vita ha un suo equilibrio raggiungibile solo con un lavoro complesso che non lascia spazio a semplificazioni di sorta e che sa oltrepassare i confini dentro i quali ci rifugiamo per paura di ciò che non conosciamo.