Siamo nella metà del XVIII secolo, Terlizzi è feudo sin dal 1073. Costanza Eleonora Giudice Caracciolo, ultima feudataria di Terlizzi, muore senza lasciare eredi diretti, i suoi beni, devoluti al demanio, vengono banditi all’asta. I nobili terlizzesi si uniscono per poter riscattare la città e ottengono un prestito con cui la compreranno. A capo della intera operazione vi è il barone De Gemmis. Il prete don Filippo Lioy annota sul diario di famiglia l’avventura acquisizione della città, sindaco Antonio Scalera, era il 21 luglio1779 (il contratto formale porta la data del 30 ottobre dello stesso anno).
Sono passati 240 anni e oggi, ripercorrendo una fondamentale tappa storica per il paese, la realtà associativa “Terlizzi libero feudo”, sotto la attenta guida di Giada Del Re, promotrice e direttore artistico degli eventi correlati, si fregia di aver riportato all’attenzione dei cittadini un evento che ha influenzato il destino di un popolo.
Tra studi approfonditi e rievocazioni storiche dell’avvenimento con creazione di abiti d’epoca e incontri culturali, il progetto si dipana attraverso vari appuntamenti annuali tra cui la mostra fotografica che si terrà il prossimo 21 luglio. Con la collaborazione dell’associazione turistica Pro Loco Unpli Terlizzi, del Comitato Festa Patronale Maria SS. di Sovereto, di Auser Terlizzi e del complesso bandistico “Cav. Antonio Gisonda”, l’evento “Scatti e Atmosfere del ‘700”, giunto alla quarta edizione, vuole manifestare, attraverso immagini e musiche, il sentore di un secolo d’oro in cui il popolo era unito nel comune intento di acquisire la propria libertà.
Il suggestivo Chiostro delle Clarisse è il contenitore ideale per rievocare tali atmosfere. La rassegna fotografica a cura di Franco De Marco è una vetrina sul passato che incanterà i visitatori, grazie alla professionalità dell’autore. Pizzi e stoffe di pregio, sapientemente cuciti secondo ricerche storiche, faranno apprezzare le cura degli abiti di un’epoca in cui nulla veniva lasciato al caso ed ogni variazione era segno di una diversa classe sociale di appartenenza. Il quartetto d’archi “Sinfonie d’Epoca”, diretto dal maestro Giuseppe De Lucia, farà risuonare tra le pieghe damascate e le pietre squadrate melodie emozionanti, accompagnate dalla voce del tenore Girolamo Binetti.
Chissà che le sonorità oniriche possano far rivivere lo stesso sentimento di unione e collaborazione costruttiva tra i cittadini terlizzesi. Guardare al passato può solo aiutarci a migliorare il nostro futuro.
Laura Giovine
Responsabile comunicazione Pro Loco Terlizzi
Direttore artistico Giada Del Re
Presenta Emma Ceglie