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La realizzazione di un calendario delle ritualità e dei principali eventi realizzati dalla rete delle Pro Loco associate all’Unpli è uno degli obiettivi al centro del protocollo siglato oggi dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia e dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (Icde); a sottoscrivere l’intesa il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina e il direttore dell’Icde, Leandro Ventura.

Nel suo complesso l’accordo punta ad avviare azioni mirate alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale immateriale: dalla inventariazione, alla valorizzazione anche tramite pubblicazioni, a mezzo stampa.
“Siamo assolutamente lieti ed orgogliosi di apportare alla prestigiosa opera svolta dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, il contributo della nostra associazione che quotidianamente si spende in azioni e progetti sui temi del patrimonio immateriale e il suo rapporto con le comunità locali. L’Unpli, inoltre, è in grado attraverso la sua capillare rete di fornire assistenza e consulenza su tutto il territorio nazionale per segnalare patrimoni di carattere immateriale” ha commentato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per l’accordo appena siglato tra l’Istituto Centrale per la Demoetnoantrologia e l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia perché potremo avviare finalmente sul campo una serie di progetti di formazione, documentazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, un patrimonio sentito come elemento di forte riconoscibilità dalle comunità, che spesso, purtroppo, rischia di perdersi, ma che invece, correttamente salvaguardato e valorizzato, può diventare una ricchezza dei territori e dei borghi in cui operano le Pro Loco” ha affermato il presidente dell’ l’Istituto Centrale per la Demoetnoantrologia, Leandro Ventura.

“Siamo soddisfatti in quanto tra gli obiettivi principali dell’intesa è stata inserita la formazione dei volontari Pro Loco ed il rafforzamento della struttura Unpli che si occuperà di queste tematiche” ha sottolineato Fernando Tomasello, responsabile dipartimento del “Patrimonio culturale, ambiente e paesaggio” dell’Unpli.

L’Unpli è presente sul territorio italiano con oltre 6200 sedi ed è tra le ong accreditate presso il Comitato Intergovernativo Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale grazie ai progetti realizzati negli ultimi dieci anni, tra i quali l’attività di raccolta avviata attraverso il canale/inventario su YouTube “Memoria Immateriale”; l’Unpli coordina anche la rete italiana delle Ong accreditate dall’Unesco per il settore Patrimonio Culturale Immateriale.

L’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia ha, quale funzione istitutiva, il compito di elaborare “programmi di catalogazione fissandone le metodologie e dandone informazione agli enti locali interessati”, di progettare e realizzare “interventi relativi a speciali settori dei beni etnoantropologici o ad esigenze di particolare rilievo e complessità” e di formulare “sulla base di criteri unitari, il piano nazionale di tutela e valorizzazione dei beni etnoantropologici”
L’Icde opera a favore della sensibilizzazione di comunità, gruppi e individui sui contenuti, sui significati e sul valore del patrimonio culturale immateriale e etnonatropologico, coinvolgendoli direttamente nei processi di individuazione, definizione e descrizione dei suoi elementi.

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