L’iniziativa oggetto, che si svolgerà dal 17 al 19 maggio 2024 tra il Centro Storico e il piazzale Gaiato, sede delle manifestazioni principali per dimensioni e accessibilità, mira alla valorizzazione dei prodotti locali e al richiamo del turismo alla scoperta del territorio. La ricca programmazione della fiera si affianca alla parte enogastronomica dove si potranno gustare dai piatti a base di piselli alle prelibatezze cucinate con l’utilizzo di prodotti del territorio.
La giornata inaugurale di venerdì 17 maggio si apre con le mostre artistiche presso le chiese del Capoluogo, la serata enogastronomica preparata dalla Pro Loco e a seguire il concerto nel fantastico teatro di Piazza Statuto nel Centro Storico. La seconda giornata, sabato 18 maggio, comincia con camminate e attività sportive alla scoperta del territorio; la serata gastronomica propone i piatti della nostra tradizione con la specialità a base di Piselli, tra cui i famosi Gogu; a seguire musica e balli con la discoteca mobile. La manifestazione avrà il suo apice nella giornata di domenica 19 con la Mostra mercato dei prodotti agricoli locali e la fiera artigianale. Lo stand gastronomico, sempre a base dei nostri rinomati piselli di Casalborgone, effettuerà il servizio sia a pranzo sia a cena, alla quale seguirà la serata danzante con orchestra di liscio. Nella giornata di domenica il Capoluogo, sede delle varie mostre ed esposizioni di artisti locali, sarà raggiungibile con una piacevole passeggiata o utilizzando il trenino panoramico. Inoltre, in occasione della manifestazione, sarà presente presso la Scuola Media, vicino all’area fieristica, il 6° Ento-Mineral Meeting, una mostra scambio di minerali e di insetti vivi e da collezione. I soggetti coinvolti dalla presente manifestazione, su iniziativa della Pro Loco, sono numerosi: – il Comune di Casalborgone e l’Amministrazione con la concessione del patrocinio, – la Squadra AIB e PC di Casalborgone con il supporto alla regolazione del traffico e dei parcheggi; – l’ASD Pro Casalborgone con l’organizzazione di attività sportive; – l’Ento-Mineral Meeting con la preparazione della mostra; – la Coldiretti Torino, i Mercati di Campagna Amica, il Molino di Casalborgone e la Filiera del Gran dij Bric con il supporto alla fiera degli agricoltori locali con lo scopo di valorizzare il territorio e riscoprire i sapori delle tradizioni locali.
Casalborgone è il frutto di una storia intensa che inizia da poco prima dell’anno 1000, passando dal Feudo di Cocconato, ai Radicati, fino ai Savoia, fino al grazioso centro del paese sorto in punta all’altura attorno al castello, Capoluogo chiamato ‘Leu. Da Casalborgone si può accedere al Bòsc Grand, un percorso interessante anche per la presenza della Ro Verda, un albero raro di grandi dimensioni definito dai botanici “quercus crenata”, ma il posto d’onore spetta al pisello locale riconosciuto tra i prodotti agroalimentari tradizionali dalla Regione Piemonte al quale è dedicata ogni anno la fiera nel mese di maggio, una giornata dedicata al lavoro agricolo e alla presentazione di gustosi piatti, fra questi il “Gogu”, un agnolotto con ripieno a base di piselli. Anticamente, il Pisello di Casalborgone era costituito dalle varietà Quarantin, Casalot e Barchetta, elencate in ordine di precocità, di cui le aziende producevano il seme. Circa 50 anni fa, con la nascita della varietà commerciale Espresso Generoso, tali varietà sono state per lo più soppiantate al punto che oggi vengono coltivate per lo più per mantenere il seme. La tecnica colturale prevede la semina in due periodi dell’anno, a novembre, con raccolta in fine aprile-maggio, e a febbraio-marzo con raccolta a metà maggio-giugno. I cambiamenti climatici attuali, che prevedono inverni miti e asciutti, hanno anticipato la maturazione e conseguentemente il periodo di raccolta sia della semina autunnale sia quella di stagione. Le testimonianze storiche di tale coltura si possono far risalire almeno al 1920, in quanto è di quell’epoca la nascita del Mercato di Casalborgone, ma è assai probabile che la coltivazione sia antecedente a tale epoca, poiché altre testimonianze indicano che prima della nascita del Mercato esistevano alcuni commercianti di Casalborgone che vendevano piselli a Torino. Secondo la testimonianza orale di coltivatori locali (in particolare, del Cav. Stefano Vittone), il mercato per la vendita del Pisello si svolgeva nei seguenti periodi: fine di aprile, maggio, giugno, luglio, settembre, ottobre con vendite medie di 350 quintali di prodotto a sera. Il legume si presenta con un baccello piccolo (max 5 cm), seme di piccolo diametro, liscio, di colore verde chiaro, di sapore dolce e consistenza pastosa, particolarmente adatto per zuppe e vellutate. Il Pisello di Casalborgone è classificato come “Prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte”, ai sensi dell’art. 8 del D.lgs. 30 aprile 1998, n. 173, del Decreto Ministeriale n. 350 dell’8 settembre 1999 e dell’Allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte del 16 aprile 2013, n. 51-5680. Inoltre, il seme è conservato presso la Banca dei semi del Piemonte in qualità di specie autoctona del Piemonte.