“Daemonica, Le figure femminili create da una cultura antifemminista” a Mesagne

In occasione della festa della donna, l’associazione turistica e culturale Pro Loco di Mesagne organizza una mostra fotografica dal titolo «”Daemonica” – Le figure femminili create da una cultura antifemminista», presso le sale del Piano nobile del Castello Normanno-Svevo. L’inaugurazione dell’evento avverrà martedì 6 marzo alle ore 18.00 e le opere saranno a disposizione dei visitatori fino a domenica 11 marzo p.v.
Il progetto, nato da un’idea di Stefania Perrucci, è stato proposto alla Pro Loco dal segretario Francesco Scalera. La presidente, Teresa Pastorelli e il consiglio direttivo, riconoscendo il valore artistico delle opere e del tema trattato, per valorizzare i talenti locali, hanno voluto la realizzazione della mostra.
Stefania Perrucci, sin dalla tenera età, ha nutrito un grande interesse per qualsiasi attività creativa, iniziando con il disegno per poi passare allo studio della musica presso il Liceo artistico – musicale “E. Simone” di Brindisi. “La fotografia, amore di questi ultimi anni” – a parere di Stefania – “è un mezzo per creare qualcosa di mio, come io l’ho immaginato, partendo da un soggetto reale. Una sorta di nuova interpretazione della realtà”.
L’artista ha, inoltre, dichiarato: “Con “Daemonica” ho voluto affrontare un tema che ritengo molto attuale ed importante, come quello della “demonizzazione” della donna. Facendo alcune ricerche, mi sono resa conto che il concetto di donna peccatrice, indegna, ammaliatrice e malevola fa ancora parte del nostro retroterra culturale. Ancora oggi molte donne sono vittime di soprusi, giudizi e disparità di trattamento; nel tempo in cui viviamo ancora manca una totale emancipazione ed apertura mentale”.
Come già avvenuto con la presentazione del duo “Acoustic Karma” e del loro progetto musicale “The beginning”, svoltasi presso l’auditorium del Castello in data 24 febbraio u.s., la Pro Loco, con il suo gruppo giovani, continua a seguire il sentiero della valorizzazione umana, riconoscendo un alto valore culturale nel progetto e le ottime capacità artistiche della giovane fotografa Stefania Perrucci.