Regnava – in quell’epoca – nelle contrade, grande siccità. Nella mente del popolo devoto balenò questa felicissima idea, attuata con rapidità: portare sulla vetta di Monte Sambuco la statua del Battista, al fine di ottenere il miracolo di una pioggia ristoratrice.
Portò il popolo sul monte la statua del Santo e, raccolto in preghiera, implorò la pioggia. Scendendo poi, a valle scorse, nell’azzurro cielo una piccola nube, la quale – lentamente – si ingrandì. Si ebbe poco dopo, una pioggia dirotta e, quell’anno il raccolto fu abbondante.
La terra, bagnata, riprese succo e vigore; i maggesi di fave, le spighe di grano, i fili di avena, le pannocchie di granturco verdeggiavano: esplosero i ributti delle ceppaie dei boschi, i tralci delle viti, le fogli degli olmi, i rami delle querce, le margherite e i tulipani, papaveri ed i narcisi ripresero luce e mille colori: tutta la terra rigurgitò tumultante e prorompente dovunque.
Il popolo mottese grato al suo protettore, volle erigere sulla vetta del monte – perpetuo ricordo – una cappella in suo onore. L’Arciprete, don Pietro Petti, si interessò dell’opera che portò a compimento in breve tempo.
Mercé il suo interessamento, si ottenne poi dalla RAI la ricostruzione della Cappella, che minacciava di crollare.
Sulla facciata anteriore si legge la seguente scritta in latino, incisa su di una lastra marmorea:
“Regi Saeculorum immortali et invisibili soli Deo Honor et Gloria implorata Pluvia intercessione Sancti johannis Baptistae obetenta hoc Sacellum Populus Devote Grato animo. anno Domini 1901 dicavit – Instauratum a RAI Televisione Italiana A.D. 1957 ARCHIPR. PETRUS PETTI”.
Ogni anno, il 6 di maggio, gli abitanti di Motta Montecorvino ascendono su Monte Sambuco. Vi portano a spalla (oggi con carri guarniti) processionalmente, la statua di San Giovanni Battista, precursore del Messia. Essi vogliono ricordare il miracolo che l’Altissimo ha compiuto – per intercessione del loro protettore – il 1901: sei maggio.
Bibliografia:
• Carmine Massenzio, “Monte Sambuco – Località storica e pittoresca”
• Pasquale Gramegna, “Motta Montecorvino – La sua vita attraverso i secoli: dalle origini a oggi”