L’ Associazione Pro Loco San Teodoro ci accompagnerà alla riscoperta di “Càiola” presso il Parco dei Nebrodi. Adagiato sui rilievi meridionali dei Nebrodi, il villaggio di Càiola, il cui nome è dato dalla contrada omonima, rappresenta un esempio di insediamento rurale costituito da un cospicuo numero di dimore elementari.
Il sito è posto ad un’altitudine di circa 1.020 metri, con esposizione rivolta a Mezzogiorno, in una zona ricca di pascoli, poco distante da una trazzera che permette di raggiungere anche un antico mulino, e da un corso d’acqua affluente del torrente Sant’Elia.
Il toponimo “Càiola” è attestato nella documentazione d’archivio a partire già dal Medioevo, precisamente nel 1343, in cui viene citata una Antiche dimore rurali e masserie si inseriscono ancora oggi in maniera armonica nelle campagne del territorio siciliano; edificate fin dal passato in siti accuratamente scelti, in relazione alla vicinanza ai terreni da coltivare, alla presenza d’acqua (sorgenti, torrenti o fiumi) o lungo le trazzere, da abitazioni monocellulari si sono trasformate in abitazioni costituite da più ambienti, fino ad ampliarsi in piccoli centri, successivamente abbandonati o trasformati in villaggi o casali.
Tali dimore, denominate anche “marcati”, dall’arabo “marqad” = “luogo di riposo”, erano costituite da un complesso di ricoveri, comprendenti la capanna dei pastori e gli ambienti nei quali avveniva la caseificazione, oltre ai recinti per le greggi. Esse venivano abitate nell’arco di tempo che andava dalla primavera all’autunno, periodo in cui si effettuava la transumanza del bestiame, al fine di poter utilizzare i pascoli di montagna. Scopo dell’evento. organizzato dall’Associazione Pro Loco San Teodoro è quello di riscoprire un borgo nel cuore dei Nebrodi e far degustare ai visitatori i prodotti tipici locali.
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