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A partire dal mese di marzo torneranno ad aprirsi palazzi, castelli e borghi medievali, non
sempre visitabili durante l’anno, grazie alla manifestazione organizzata da Pianura da
Scoprire di Treviglio, per valorizzare e far conoscere i beni artistici nascosti nel nostro
territorio.
Dal 1° marzo, secondo il calendario di seguito pubblicato, si potranno ammirare, significativi
luoghi ricchi di storia disseminati nella media pianura lombarda. Ma non solo si potrà assistere
a rievocazioni del passato e si potranno riscoprire tradizioni che sembravano perdute.
Ogni visitatore sarà libero di organizzare la propria giornata secondo i suoi interessi e le sue
possibilità, spostandosi da un borgo all’altro e scegliendo l’evento da seguire.
Anche Rivolta d’Adda quest’anno, grazie all’interessamento della Pro Loco, con il patrocinio
del Comune e con la collaborazione della Parrocchia, è stata inserita nel circuito insieme ad
altre realtà della bergamasca, del cremasco e del milanese.
Ai turisti saranno proposte visite guidate con l’associazione Rivolta d’Arte, dalle ore 14.00 alle
ore 17.30, registrandosi presso l’infopoint Proloco di piazza Vittorio Emanuele II, con un
contributo agevolato di €. 5,00 per visitatore.
E’, inoltre, a disposizione l’area parcheggio di Via Galileo Galilei, 1 e in Via Giulio Cesare, a 150
metri dalla Piazza.
Si potranno ammirare, a Rivolta d’Adda, Palazzo Celesia, la Basilica Romanica di Santa Maria
Assunta e di San Sigismondo e la Chiesa di Santa Maria.
Presentando un biglietto della Pro Loco si potrà, inoltre, visitare il Parco della Preistoria a prezzi
agevolati.
Tutti i visitatori potranno verificare le aperture e gli orari delle visite guidate sul sito:
www.pianuradascoprire.it, o scrivendo all’indirizzo mail info@pianurascoprire.it , oppure
recandosi alla Pro Loco di Rivolta d’Adda Via Mario Cereda,27 – telefono 0363.79884 dalle ore
9.00 alle ore 12.00 – o scrivendo a info@prolocorivolta.com.

CALENDARIO
Domenica 1° marzo;
Domenica 5 aprile;
Lunedì 13 aprile (Pasquetta);
Sabato 25 aprile;
Venerdì 1° maggio;
Domenica 3 maggio;
Martedì 2 giugno;
Dopo una breve sosta estiva si ripartirà:
Domenica 6 settembre;
Domenica 4 ottobre;
Domenica 1° novembre

BASILICA DI SANTA MARIA ASSUNTA E SAN SIGISMONDO
Costruita nel secolo XI, ha subito nel corso degli anni diversi interventi che ne hanno in parte
modificato le strutture architettoniche, come è avvenuto, con l’aggiunta del pronao, agli inizi
del ‘900 quando, l’intero complesso, su progetto dell’arch. Cesare Nava è stata restaurato e
riportato all’originario splendore romanico.
L’interno è a tre navate al termine delle quali sono collocate. La maggiore è abbellita nella sua
parte più alta da una loggetta con archetti pensili. I muri sono stati costruiti con il sistema
tradizionale lombardo a spina di pesce.
I capitelli presentano originali decorazioni , disegni, arabeschi floreali , figure di animali e di
esseri mitologici di notevole interesse e cariche di significati simbolici.
La pittura è stata valorizzata in questi ultimi anni da una paziente opera di ripulitura che ha
consentito di mettere in luce affreschi medioevali come l’Ultima Cena del coro.

CHIESA DI SANTA MARIA IMMACOLATA CONCEZIONE
E’ un edificio del quattrocento costruito prospiciente la parrocchiale con facciata a capanna in
gran parte in cotto, profilata da archetti a tutto sesto trilobati, motivo che decora anche il lato
esterno di destra compresi i contrafforti, una piccola abside e il campanile. Il lato a sinistra è
addossato alle case. Nel 1700 sopra il presbiterio è stata innalzata una cupola. Dello stesso
periodo sono l’altare e la statua di Maria Vergine realizzata su commissione della
Confraternita di Santa Maria da Andrea Fantoni.
L’interno è a una sola navata con volte a botte decorate da mirabili affreschi datati 1506 che
ricostruiscono, in 14 scene, la vita della Madonna. Sulla parte centrale delle volte si possono
ammirare 104 tondi con figure di popolari, uomini e donne, l’intensità dei cui volti richiamano
i lavori di Leonardo da Vinci sono opera di Martino Piazza. Gli affreschi delle campate sono di
Giovan Pietro Carioni.

PALAZZO CELESIA
Costruito in stile tardo cinquecentesco sul luogo dove, secondo alcuni storici, c’era il castello
di Rivolta fatto demolire da Luigi XII, è un edificio signorile e maestoso che prende il nome dai
Conti che per ultimi furono i proprietari dell’intero complesso che comprende anche i palazzi
e i cortili circostanti.
Fino a pochi anni fa una parte all’esterno era ancora circondata dal fossato che serviva da
difesa e da peschiera. Nel 1950 il palazzo è stato venduto a mons. Stefano Renzi, parroco di
Rivolta che lo lasciò in eredità alla chiesa dopo aver disposto che divenisse luogo per
l’educazione della gioventù del paese.
Il recente lavoro di restauro ha restituito l’esterno e parte dei locali interni dell’edificio
all’antico splendore.

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