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Sarà il martirio dell’Apostolo il tema centrale della festa di San Paolo 2017. Una ricorrenza che permetterà, con un intenso programma religioso e culturale, di conoscere l’immensa ricchezza dell’ insegnamento paolino, ancora oggi di un’attualità che lascia stupefatti. Tra le novità dell’edizione 2017, la festa del patrocinio e le celebrazioni per il martirio che allungheranno la festa di una settimana, con un fitto programma religioso in Chiesa Madre. ” La festa – spiega Maurizio Aiello del comitato festa – richiama nel nostro territorio numerosi pellegrini e appassionati di tradizioni popolari e folcloristiche, che alla devozione genuina, affiancano con piacere il gusto della scoperta di un immenso patrimonio artistico e culturale”.Ma la festa è sopratutto tradizione e folclore con gli spettacoli pirotecnici e gli eventi musicali di “suoni a sud”: musica, ritmi e atmosfere del sud. Tre serate di musica con i “i beddi, musicanti di Sicilia”, “Kalàscima” e “Anima Mediterranea” all’insegna delle tradizione dei “ciarauli”, della “taranta”, della musica che sfianca, che libera, che guarisce. Ad animare la serata della vigilia, il 28 giugno, anche lo spettacolo di Stefania Bruno, con “Sand Art”: muovendo le mani su un tavolo retroilluminato, creerà con la sabbia delle immagini, disegnerà mondi e personaggi, racconterà storie. In serata lo spettacolo pirotecnico della Firesud concluderà la prima giornata di festa. Il momento più atteso per il 29 giugno è quello della “Sciuta”, quando alle ore 13,00 San Paolo sarà portato in processione tra le caratteristiche vie della Palazzolo medievale. Uno spettacolo che coinvolge e affascina, un momento di gioia collettiva, tra le scenografie di carta e gli spettacoli pirotecnici delle ditte Chiarenza e Firesud. ” Una festa – conclude Aiello – che soprattutto nei nostri piccoli paesi, riaccende l’entusiasmo, la gioia di ritrovarsi nelle stradine, tra i palazzi della nostra città che amiamo,nelle basiliche, di qualcosa di immobile che ogni anno però ciclicamente animiamo con i colori della festa, con la luminaria, i fuochi, le bande, la devozione raccontata e tramandata, da preservare.”

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