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Venerdì 9 agosto alle ore 21:00 il pluri-decorato Tenente dei Carabinieri Cosimo Sframeli (da pochi mesi in congedo per limiti d’età), conosciuto e apprezzato in tutta la Calabria per il suo impegno e la devozione al servizio, presenta il suo ultimo libro dal titolo: “Ndrangheta addosso”, Falzea Editore. Un lavoro di ricerca, ma soprattutto di narrazione elegante delle varie vicissitudini e (purtroppo) evoluzioni del fenomeno ‘Ndrangheta in Calabria, ma in particolare nella provincia reggina e soprattutto nella locride, per anni martoriata da questa “piovra malavitosa”. Gli “ndranghetisti” nella loro dirompente azione di ascesa al potere non conoscevano ostacoli di nessuna sorta, nonostante il grande impegno delle forze dell’ordine che ai tempi di Sframeli avevano a disposizione pochi mezzi e, soprattutto pochi uomini. La ‘Ndrangheta per farsi largo non ha risparmiato decine e decine di persone. Oltre alle varie “faide” tra famiglie, ha infatti ucciso chiunque si ponesse davanti alla loro ascesa. Il diritto di uccidere un altro essere vivente è contro i principi umani e, soprattutto, è quello che da anni ribadisce l’Associazione “Nessuno tocchi Caino” con l’incessante azione a tutela della vita umana. In questo senso ci è parso (quasi) naturale unire due iniziative diverse ma con un sottile filo che le lega: il diritto alla vita. La vicenda di Gregory Summers ed il suo tragico epilogo, che nel 1991 venne condannato a morte perché ritenuto colpevole di aver commissionato l’omicidio dei propri genitori adottivi. Summers ha sempre dichiarato con forza la propria innocenza e prima di essere giustiziato nel carcere di Huntsville, chiese al presidente degli Stati Uniti di essere tumulato in Toscana, la terra che per prima al mondo, per volontà del Granduca Pietro Leopoldo, il 30 novembre 1786 abolì la pena capitale e la tortura. A tal proposito, oggi, sono fortunatamente tanti i Paesi che hanno abolito la pena di morte ma non è un’abolizione che ha interessato l’intero globo terrestre. Nasce quindi, “Nessuno tocchi Caino” che è una ONG italiana, attiva internazionalmente, affiliata al Partito Radicale Transnazionale, il cui principale obiettivo è l’attuazione della moratoria universale della pena di morte e più in generale la lotta contro la tortura. Il nome è tratto dalla Genesi:
«Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l’avesse incontrato »
Il principio cardine quindi è quello di attuare una giustizia senza bisogno di vendetta. Nulla di più lontano dalle dinamiche ndranghetiste o mafiose in generale, che hanno fatto delle faide la loro più sanguinosa espressione.
Tutti questi argomenti ad un primo sguardo, possono sembrare distanti fra loro, ma sono quindi collegati dalla tragicità delle vicende umane e della ritrosia al perdono.

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