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Don Roberto Corapi è un giovanissimo e attento parroco che è stato addirittura denominato il parroco del sorriso o Don Smile, proprio perché è questo il suo tratto distintivo. Egli è stato in grado di riaprire al culto la Chiesa di Stalettì ( piccolo paese adiacente alla meravigliosa Caminia), e in 8 mesi di duro lavoro ha creato una splendida chiesa, luogo di incontro di grandi e piccini. Ma la sua particolarità va oltre ciò. È riuscito a far riavvicinare alla chiesa, tutti quei fedeli che, per le varie vicissitudini della vita, si erano drasticamente allontanati. Una folla di gente lo acclama, ed egli sempre con un meraviglioso sorriso, dedica ogni sua giornata ai fedeli, i quali attraverso i colloqui spirituali ritrovano serenità e pace interiore.

La religiosità popolare è una caratteristica devozionale del Sud in cui si intreccia il grido orante del popolo e l’elevazione di un animo che si abbandona alle verità divine. La vera ricchezza di un popolo è infatti nascosta nelle tradizioni, che rappresentano un risveglio della fede (professata, testimoniata e vissuta). Un vero e ricco patrimonio di tradizioni che l’autore è andato a riscoprire, attraverso le testimonianze degli anziani, vero patrimonio di sapienza e saggezza. Un lavoro meticoloso e attento, che l’ha portato a raccogliere i ricordi, le testimonianze, le tradizioni religiose e la fede di un popolo. Tutto grazie alla sua innata capacità di ascolto.

Nel suo libro (che verrà presentato giovedì 24 ottobre ore 17:00 presso la chiesa di Santa Caterina – Gioiosa Ionica) viene riscoperto e valorizzato il vissuto culturale, religioso e sociale di un tempo, povero materialmente ma allo stesso tempo ricco di valore e sentimenti. I fatti, poi, ci dimostrano che la realtà popolare tradizionale non è affatto sul viale del tramonto ma, anzi, vive di una nuova fiamma ardente e vitale. Dice bene l’autore quando sottolinea che c’è la necessità di educare i fedeli ad avere come riferimento Cristo, rafforzando quindi la forza della fede di pari passo con le tradizioni e facendo riscoprire sempre di più il vissuto di un popolo. Una fede non fine a se stessa, ma che si rafforza donandosi agli altri. La pietà popolare va quindi inserita in un progetto più ampio, che mira alla purificazione, risvegliando la fede grazie all’autenticità della parola del Vangelo.

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