Dopo il grandioso successo delle scorse edizioni, con il patrocinio del Comune di San Martino dall’Argine (MN), venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 luglio, la Pro Loco San Martino dall’Argine invita alla 5^ edizione della Festa dal Bigul al Torc presso l’area feste in via Gonzaga.
Ricco stand gastronomico, arricchito da diverse varietà di bigoli e dal golosissimo budino S. MARTINO della locale ditta Cleca.
La cucina sarà aperta dalle 19.30. Servizio al tavolo. Posti al coperto sotto il gazebo. Pista in acciaio. Ingresso gratuito.
Progetto molto importante e di spessore rilievo per quest’anno è quello di essersi posti l’obbiettivo di diventare una MANIFESTAZIONE ECOSOSTENIBILE, ovvero indirizzare l’evento verso una linea verde, verrà appunto sostituito tutta la stoviglia usa e getta in plastica con materiale biodegradabile .
Il grande problema della plastica nel mondo riguarda anche le sagre e le manifestazioni pubbliche.
Bigoli al torchio
I bigoli (pronuncia veneta: [ˈbigoɫi]) sono una pasta lunga, simile a un grosso spaghetto, di origine veneta, diffusi in tutta la regione e anche nella Lombardia Orientale.
Nella ricetta originale sono preparati con grano tenero, acqua e sale. La principale caratteristica di questa pasta è la sua ruvidità, che le consente di trattenere sughi e condimenti; questa sua peculiarità le viene donata dal tipo di preparazione a trafila che impiega torchi a forma tradizionale e originariamente azionato a mano. Si chiamano comunque bigoli anche quelli di sezione quadrangolare creati con l’apposito rullo, azionato sia a manovella sia con motore elettrico. Esistono alcune varianti di questa pasta che si ottengono variando il tipo di farina o aggiungendo l’uovo nell’impasto.
I bigoli san martinesi vengono conditi con 4 diverse tipologie di sughi: ragù d’oca in tragna, un normale ragù di salsiccia (ovviamente di maiale), alla mediterranea e serviti con le sardine o sardelle.
RAGU’ D’OCA IN TRAGNA (ragù tipico)
La definizione in “ tragna” deriva dal tipo di conservazione dell’oca.
La procedura consiste del disossare, salare e asciugare la carne per poi poterla conservare rigorosamente in vetro o in coccio, con l’unto ricavato dalle parti grasse.
Tutta la procedura per la conservazione dura almeno 10 giorni per poi lasciarla a riposo per anche 1 anno.
Il ragù di per se richiede 10 minuti di preparazione, si fa un soffritto a piacimento e poi si fa scottare la carne già macinata in precedenza ( solo 2 minuti) aggiungendo gli aromi.
IN ALLEGATO LA LOCANDINA DELL’EVENTO E FOTO DI GRUPPO DELLA PASSATA EDIZIONE.